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Bererosa 2015

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Redazione
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giugno23/ 2015

Un appuntamento da non perdere per gli amanti dei rosati.

Nella splendida ambientazione di Palazzo Brancaccio si svolgerà il 2 Luglio prossimo, Bere Rosa, una grande degustazione con banchi di assaggio.

Sommelier qualificati guideranno gli avventori negli innumerevoli assaggi.

Occasione davvero interessante, da non perdere!

Per maggiori info: http://www.cucinaevini.it/bererosa-2015-il-2-luglio-roma-si-tinge-di-rosa/

La Redazione

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Castello di Corbara

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Redazione
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giugno23/ 2015

Una cantina notevole quella di Castello di Corbara, che con la sua ampia gamma, riprende appieno le tipicità regionali umbre. Oltre mille sono gli ettari vitati dell’azienda, tutti estesi sulle sponde del Tevere. Vini di ottima fattura e caratteristici del centro Italia, con qualche piacevole eccezione.
Si va dai due “Castello di Corbara” DOC (Sangiovese, merlot, cabernet sauvignon e cabernet sauvignon in purezza), ai due IGT rossi (Podere il Caio, Capo della Fiera), ai due bianchi Orvieto classico superiore DOC, e Umbria IGT.
Come detto, vini onesti e con un ottimo rapporto qualità prezzo.
Le vere punte di diamante della produzione, però, le troviamo con le riserve; tre prodotti veramente notevoli: Calistri, un IGT costituito da Sangiovese in purezza, con affinamento di 16 mesi in piccole botti di rovere francese; Orzalume, grechetto con piccole percentuali di sauvignon blanc, un bianco con il “vezzo” di passare 5 mesi sur lies, con fermentazione in barrique; Infine il De Coronis, il vino principale dell’azienda, una riserve di Merlot, con lungo affinamento in barrique e con rese per ettaro molto basse (<40q/he).
Un vino caldo e corposo, degno di accompagnarci alla conclusione di questa degustazione dei vini di Castello di Corbara.

Riccardo Roselli

Polisia – Vigneti Vallorani

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Redazione
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giugno23/ 2015

Siamo a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli, sulle colline Picene, dove in giorni particolarmente positivi, possiamo scorgere anche la vetta del Gran Sasso. Ci troviamo qui per parlare di una piccola, ma crescente azienda, Vigneti Vallorani è il suo nome.
I Vallorani sono una famiglia di vignaioli da generazioni, e ora a guidare l’azienda ci sono i due fratelli, Rocco e Stefano Vallorani, giovanissimi ragazzi che hanno deciso di seguire le orme del loro nonno e che ora si trovano a capo di una cantina nota e stimata, in Italia e all’estero.
Parliamo di un’azienda a regime biologico da anni, che produce anche olio. I vini prodotti, comprese le riserve, sono sei. Avremo sicuramente modo di conoscerli tutti prossimamente, ma, l’attenzione oggi la rivolgiamo ad uno di essi, il più rappresentativo, forse, ma comunque quello che a nostro avviso racconta al meglio l’azienda. Parliamo del Polisia, un rosso Piceno, un vino che rappresenta la spina dorsale dei vini dell’Italia centrale. Sangiovese e Montepulciano in egual misura, compongono il suo uvaggio, basse sono le rese per ettaro e la sua vinificazione avviene in acciaio. Una cosa però, lo distingue da molti altri vini della zona, ed è il suo lungo stazionamento sui lieviti, che gli dona una complessità e una morbidezza davvero uniche.
Un vino schietto, piacevole, facile da bere, ma allo stesso tempo pieno di sfaccettature. Bellissima bevibilità, da servire anche fresco (14°C), un vino facile da capire e molto suadente, forse anche troppo vista la sua magnifica piacevolezza!

Riccardo Roselli

Un bicchiere in un minuto, un minutolo in un bicchiere

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giugno23/ 2015

Con l’Adriatico alla nostra sinistra ci incamminiamo verso sud, verso la terra che ha visto succedersi numerosi popoli fin dalla preistoria, dai greci con le loro colonie, ai romani, ai normanni: la Puglia.
Percorrendola è un susseguirsi di paesaggi diversi, dal verde del Gargano fino all’arido Salento, ricco di ulivi e macchia mediterranea.
Proprio quando all’orizzonte fanno capolino le coste albanesi, siamo giunti alla meta, siamo nel punto più orientale del nostro paese, siamo nel Salento inoltrato, più precisamente in prossimità di Minervino di Lecce.
E’ sorprendente osservare come a pochi chilometri dalla costa il paessaggio sia cambiato, davanti a noi si estendono  ora grandissimi vigneti, è facile rendersi conto come il detto popolare francese che dice che “ la povertà di un terreno non ha prezzo” sia decisamente fondato. Continue Reading