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Vernaccia di San Gimignano, Cantine Guidi 1929

Redazione
Redazione
giugno24/ 2015

Passeggiando per la Val d’Elsa, tra valli e torri, tra Poggibonsi e Siena, ci spingiamo fino a San Gimignano dove troviamo una Vernaccia che ci accompagnerà nella degustazione.
Il produttore, dopo averci accompagnato tra i filari e la struttura ci concede l’assaggio di un vino premiato proprio quest’anno con due Bicchieri nella guida del Gambero Rosso. Vernaccia di San Gimignano 2013, Cantine Guidi 1929. Un vino eccellente, di un colore tenue, che a naso sprigiona quello che nasconde agli occhi. Frutta matura, su tutte la pesca bianca, lieve nota erbacea e tipicità del vitigno. Profumi di un vino fresco, esattamente ciò che ci si può aspettare da un vino giovane ma non banale. All’assaggio abbiamo una predominanza della nota fresca, dell’acidità e una lieve sapidità. Per concludere quindi, un buon corpo e una discreta alcolicità per un bianco, l’ideale per un piatto importante.

L’abbinamento che consigliamo, è un bel primo a base di selvaggina, un ragù bianco di lepre. La scelta non è stata semplice, ma alla fine è caduta su questa accoppiata perché, con la sua freschezza il vino supporterà bene il sapore e l’untuosità del piatto. Anche per quanto concerne le sensazioni aromatiche di queste ricetta devo dire che sono state ben supportate dall’ottima persistenza della Vernaccia.  Il fondo di coniglio che arricchisce il piatto, poi, è reso ancor più importante dalla complessità del vino.

Riccardo Roselli

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